La farmacia nel 2030 secondo Pharma Data Factory

Quali saranno le evoluzioni e le prospettive che la farmacia avrà tra cinque anni? Ha provato a tracciare uno scenario della farmacia del futuro, la ricerca di Pharma Data Factory (Pdf), presentata a Bologna alla XXVIII edizione di Cosmofarma Exhibition 2025 nel convegno “Farmacia 2030: evoluzioni e prospettive tra i nuovi scenari e cambiamenti nelle abitudini di acquisto”, in collaborazione con Jakala,.

Il farmacista dev’essere consapevole dei cambiamenti in rapida evoluzione e del fatto che la tecnologia sta aprendo nuovi scenari inattesi: dai nuovi spazi per la consulenza professionale, al monitoraggio dell’aderenza terapeutica.

Partendo dalla situazione attuale, Simona Tarquini, Head of sales&marketing di Pdf, ha spiegato che la farmacia per valutare e migliorare le proprie performance, deve conoscere il proprio cliente a partire da abitudini e dinamiche di acquisto. In tema di ingressi, per esempio, il titolare non può non sapere come varia la composizione per età della sua clientela a seconda dei farmaci prescritti: se nel complesso il 56% del traffico della farmacia è rappresentato da assistiti di età superiore ai 65 anni, l’incidenza di tale fascia sale al 75% quando si restringe l’osservazione alla platea dei consumatori di antitrombotici, antianemici ed ematologici, scende al 70% nel caso dei farmaci del sistema cardiovascolare (che rappresentano il 20% del mercato) e si riduce ancora al 62% con i farmaci per apparato digerente e metabolismo (che generano il 15% delle vendite, vedi sotto).

Invecchiamento della popolazione e nuove esigenze

Tra gli specifici elementi che determineranno l’evoluzione della farmacia, Tarquini ha citato proprio l’invecchiamento della popolazione, che provocherà precisi riflessi sull’andamento delle patologie croniche e sull’uso dei farmaci e sull’attività del farmacista. I dati di Pdf sul sell-out dei farmaci etici mostrano che già oggi il 56% degli ingressi in farmacia è fatto dagli over65 anni (37% tra i 35 e 65 anni e il 7% tra i meno di 35 anni). Se da una parte i consumi di farmaci tra gli anziani seguono la tradizionale evoluzione dettata dall’incidenza sociale delle cosiddette cronicità, dicono ancora le analisi di Pdf, dall’altra tra le generazioni più giovani (15-34enni) cresce invece in modo significativo -e a tassi superiori a quelli del mercato nel suo insieme- l’uso di antidepressivi, stabilizzatori dell’umore, antipsicotici e psicostimolanti.

Medicina di genere e acquisti in farmacia

Interessante anche l’attenzione che la ricerca rivolge alla medicina di genere, con un focus sulla salute femminile oltre la sfera riproduttiva, che rimane importante punto di riferimento per gli acquisti in farmacia (confermata la più alta presenza delle donne che ne varcano la soglia (54%) rispetto agli uomini). Risulta, per esempio, che le classi di medicinali da loro più acquistati nella fascia d’età tra i 35 e i 74 anni riguardano soprattutto l’apparato muscolo-scheletrico (87%), seguite dagli ormoni sessuali (85%) e dalle vitamine (76%).

L’analisi dei consumi di farmaci generici per fascia di età rivela che se la fascia degli over 65 assorbe il 57% dei consumi complessivi di farmaci e di off patent, nel caso dei generici puri tale quota sale al 63% e se si restringe ulteriormente l’osservazione i soli generici puri rimborsati dal Ssn i consumi degli over 65 arrivano al 66%. «Per la farmacia diventa allora importante» ha concluso Tarquini «conoscere il paziente per monitorare l’aderenza alle terapie prescritte o consigliate».

Orologio degli ingressi 

Come si comporta il cittadino in farmacia? I cluster individuati da Jakala sono tre: Digital urbano: 25 – 40 anni, residenti nei grandi centri urbani; Silver: over 65, residenti nelle zone rurali; e Nuovi nidi: 30 – 45 anni, residenti nelle aree semi-urbane, tutti e tre differenziati da specifiche caratteristiche. Questo dimostra che è fondamentale per le farmacie offrire prodotti e servizi capaci di soddisfare le esigenze dei clienti/pazienti, tenendo però conto del bacino di riferimento in cui operano.

Mentre sulle preferenze orarie, PDF ha poi illustrato “l’orologio degli ingressi” in farmacia. La fascia oraria in cui le farmacie sono più frequentate è quella che va dalle 16 alle 20, dove si concentra in media il 40% degli ingressi quotidiani; mentre nella fascia 8-11 si registra il 28% del traffico giornaliero. La notte è, come intuibile, la parte delle 24 ore meno affollata, con appena il 2% dei passaggi tra le 20 e le 8.

Per quanto riguarda i servizi che le farmacie hanno già introdotto in questi ultimi tre anni risulta che: il 65% dei farmacisti high performing intervistati si sono attrezzati con la telemedicina, il 56% sui test rapidi e diagnostici e il 17% in consulenza nutrizionale. Per quanto riguarda, invece, i progetti a breve termine, al primo posto troviamo i nuovi servizi (60% delle farmacie intervistate), seguiti a distanza dall’aggiornamento sui nuovi prodotti (20%) e dalla richiesta di formazione e personale competente e predisposto a consiglio (10%).

 

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